Martedì il terzo appuntamento del ciclo di incontri “Percorsi d’autore”, a cura di Elio Pecora
Si svolgerà martedì 2 dicembre presso la sede della FUIS di Piazza Augusto Imperatore 4 a Roma, l’incontro con Filippo La Porta per la presentazione del libro “Roma è una bugia”, edizioni Laterza.
Filippo La Porta, saggista e critico letterario, si occupa di narrativa italiana contemporanea e di storia delle idee. Tra le sue più recenti pubblicazioni: L’autoreverse dell’esperienza: euforie e abbagli della vita flessibile (Bollati Boringhieri, 2004); Maestri irregolari.Una lezione per il nostro presente (Bollati Boringhieri, 2007); Diario di un patriota perplesso negli Usa (e/o, 2008); Meno letteratura, per favore! (Bollati Boringhieri, 2010); Pasolini (Il Mulino, 2012); Poesia come esprienza. Una formazione nei versi (Fazi, 2013).
Estratto da "Roma è una bugia", ed.Laterza, 2014
Fin da quando ero bambino, ho sempre pensato che le vie e le piazze di Roma volessero comunicarmi qualcosa: le strade sono le nostre stesse viscere. La città natale non l’abbiamo scelta. Ci è capitata, ci è quasi caduta addosso. Proprio come tutto ciò che è reale. Perciò coincide non solo con una mentalità, che abbiamo più o meno introiettato, ma con il destino, o meglio con una forma del destino che abbiamo il compito di decifrare. Aggiungo solo che la vita che raccontiamo non è quella che abbiamo vissuto, così come il sogno che raccontiamo (all’amico o allo psicanalista) non è quello che abbiamo sognato, e che è perduto per sempre. Il punto è solo quello di credere di averla vissuta come la si racconta, o almeno così suggerisce La Capria. La nostra interpretazione si sovrappone a ciò che è accaduto e diventa più vera del vero. Come sapeva Antonio Machado, la verità si inventa...

Filippo La Porta, saggista e critico letterario, si occupa di narrativa italiana contemporanea e di storia delle idee. Tra le sue più recenti pubblicazioni: L’autoreverse dell’esperienza: euforie e abbagli della vita flessibile (Bollati Boringhieri, 2004); Maestri irregolari.Una lezione per il nostro presente (Bollati Boringhieri, 2007); Diario di un patriota perplesso negli Usa (e/o, 2008); Meno letteratura, per favore! (Bollati Boringhieri, 2010); Pasolini (Il Mulino, 2012); Poesia come esprienza. Una formazione nei versi (Fazi, 2013).
Estratto da "Roma è una bugia", ed.Laterza, 2014
Fin da quando ero bambino, ho sempre pensato che le vie e le piazze di Roma volessero comunicarmi qualcosa: le strade sono le nostre stesse viscere. La città natale non l’abbiamo scelta. Ci è capitata, ci è quasi caduta addosso. Proprio come tutto ciò che è reale. Perciò coincide non solo con una mentalità, che abbiamo più o meno introiettato, ma con il destino, o meglio con una forma del destino che abbiamo il compito di decifrare. Aggiungo solo che la vita che raccontiamo non è quella che abbiamo vissuto, così come il sogno che raccontiamo (all’amico o allo psicanalista) non è quello che abbiamo sognato, e che è perduto per sempre. Il punto è solo quello di credere di averla vissuta come la si racconta, o almeno così suggerisce La Capria. La nostra interpretazione si sovrappone a ciò che è accaduto e diventa più vera del vero. Come sapeva Antonio Machado, la verità si inventa...